Il 27 ottobre del 2012 ho conosciuto la boxe, e ho conosciuto Devis Boschiero, il Campione Europeo dei pesi superpiuma, un uomo piccolo ma un concentrato assoluto di forza e semplicità, proprio come la boxe.

E da allora è diventato lo sport che amo fotografare e frequentare.

Ho scoperto che il Veneto, vivo a Padova, è stata ed è ancora, per quello che conta la boxe in Italia, una fucina di campioni. Christian Sanavia e Devis Boschiero gli ultimi in ordine di tempo. Non so cosa mi è successo ma stare lì a bordo ring ti dà vere scariche di adrenalina, e non ti fa sentire neanche la fatica di stare accucciato tutto quel tempo a cercare di catturare l’emozione che si brucia in un attimo, in una frazione di secondo.

 

 

Capita che fotograficamente ti innamori di qualcosa o di qualcuno e non puoi fare a meno di fotografarlo, forse per cercare di tirare fuori dalle fotografia le parole che mancano sempre. A me è capitato con la boxe attraverso la palestra in cui si allenava fino a poco fa Devis, la Boxe Piovese del maestro Gino Freo, forse il più grande allenatore in attività ad oggi.

Durante tutto questo arco di tempo ho seguito tutti gli incontri di Boschiero per la difesa del titolo europeo dei superpiuma fino all’ultimo a Calais in Francia, nel febbraio scorso, in cui ha perso ai punti con un verdetto davvero discutibile.

 

 

Queste fotografie, questo piccolo servizio, raccontano naturalmente l’ultimo combattimento, quello della sconfitta, perché stranamente è quello in cui mi sono soffermato sulla fase di preparazione al match, il rito del bendaggio delle mani, il massaggio del fisioterapista, l’odore penetrante della canfora, il riscaldamento, e poi un crescendo fino alla catarsi, alla purificazione attraverso un combattimento feroce e avversato dal volere oscuro del business.

 

 

Durante tutto il 2013, fino a febbraio del 2014, Boschiero è stato il Campione d’Europa dei pesi Super Piuma.