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... Le scritte sui muri delle celle
E poi abbiamo esplorato le celle, una per una. Tante.
Alcune nude, silenziose, come immaginiamo siano stati gli occupanti. Ma altre si sono presentate ai nostri occhi molto vestite; di scritte.
Le pareti ne erano ricoperte. Disordinate, affastellate, sovrapposte. Mani diverse, anche se alcune unite da un filo ben riconoscibile a suggerirne l’identità: una grafia; un’idea ricorrente; il dipolo misoginia / ossessione per la donna; reminiscenze confuse di una cultura appartenuta a un’altra era della vita. Addirittura scampoli di ironia.
Le abbiamo fotografate tutte, abbiamo sentito di doverglielo. E poi ne abbiamo scelte alcune, per affidare anche noi un piccolo messaggio alla bottiglia rilasciata nel mare che percorriamo.
VISUALIZZAZIONE:
Computer e tablet: Cliccare sulla prima foto. Poi continuare a cliccare, o usare le freccine destra e sinistra.
Telefono: Toccare la prima foto. Poi scorrere col dito le immagini.
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